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Reportage

Abbiamo visto la Thailandia

Il gruppo Pepita è rientrato dal Gran Tour Thailandia, dopo un avvincente percorso di 8 giorni dalla capitale Bangkok, nel cuore del Golfo del Siam, fino alla punta settentrionale del Triangolo d'Oro, al confine con Myanmar e Laos!

Tornati dalla Thailandia, di tutte le visite e le esperienze, il ricordo di una emozione ha unito tutto il gruppo: la cordialità, gentilezza, umiltà e serenità del popolo Thai. Non i bambini né gli anziani, non i lavoratori impegnati alacremente nelle proprie mansioni o i mendicanti a bordo della strada, neanche i monaci buddisti nei templi ed i pellegrini in preghiera; nessuno ha mai rifiutato un sorriso quando ci ha incontrato, ha lesinato un ringraziamento per pochi spiccioli o un saluto, ha mancato di sorriderci mentre cercavamo di conservare il loro carattere, umiltà ed unicità, in uno scatto fugace. Per tutta la durata del viaggio...

Persone serene ed amabili, i Thai; gente semplice ma onesta, modesta ma serena. Indubbiamente la caratteristica più bella del loro paese, per il quale hanno scelto il suggestivo nome di "Terra dei Tai" o "Terra degli Uomini Liberi" (da Thai "ไทย").

Abbiamo girato per i canali di Bangkok, tra stupa e palafitte, pesci gatto e varani... ne abbiamo percorso le strade invase dal traffico del giorno, per raggiungere bellissimi palazzi reali e templi, tra una folla ebbra di mercati e locali notturni: mentre la nostra simpaticissima ed esperta guida Eddie on Tour ci spiegava tradizioni e siti, la storia ed i perchè della grande metropoli, i nostri occhi sono stati riempiti dai mille colori delle case e macchine, fiori e mattonelle di ceramica. I nostri volti sono stati sferzati da fruste di fuoco che per i Thai sono al massimo fugaci folate di vento. Le nostre orecchie riempite da una rispettosa quiete, in un mondo dove le frustrazioni non si accrescono alzando la voce o suonando il clacson, ma sopiscono con equilibrio e pacatezza.

Siamo risaliti poi lungo la pianura centrale, visitando i meravigliosi templi di Ayuttaya e Sukhotai a piedi ed in bicicletta, non sorpresi dalla bellezza del patrimonio dell'umanità tutelato dall'UNESCO che la Thailandia può vantare, ma divertiti e coinvolti da uno dei pochi modi con cui si può girare all'interno di questi parchi archeologici!

Abbiamo camminato tra le scimmie di Lopburi, passeggiato nella residenza estiva del Re e nel suo Palazzo Reale, suonato le campane dei templi in legno dell'antico Regno di Lanna a Lampang, e scalato le gradinate con i pellegrini di Doi Souteph.

Sfrecciato tra i canali nel mercato di Damnoen Saduak e schivato il treno nel mezzo del mercato di Maeklong. Visitato serre di orchidee e fabbriche di ombrelli di bambù, acquistato seta e desiderato gioielli...

Abbiamo osservato i maestosi elefanti indiani, per poi cavalcarli lungo il fiume!

Siamo stati accolti nel profondo nord dalle "donne giraffa" birmane e dalle anziane delle etnie Yao e Akha nei loro arroccati villaggi di montagna.

Abbiamo navigato sul Mekong fin dove inizia il Myanmar, ed il "Fiume" viene chiamato "Giallo", laddove per secoli i papaveri e l'oppio che ne deriva sono stati l'oro del commercio clandestino tra Cina ed Indocina.

Abbiamo visto la Thailandia.
E vorremmo la vedeste anche voi.

Axel Castigli,
Gran Tour Thailandia
Aprile 2019


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