Reportage
Viaggio a piedi sulle orme di San Francesco
A piedi da Sansepolcro a Assisi! Con il Cammino di Assisi abbiamo inaugurato i Cammini della Pepita: viaggi a piedi, per scoprire il territorio e ritrovare il senso del tempo, delle distanze e del viaggiare. Con un'esperta guida ambientale ed escursionistica, abbiamo attraversato l’incantevole natura tra Toscana e Umbria, sulle orme di San Francesco.
A San Francesco, tra tutte le altre lettere, era familiare il TAU, con la quale soltanto firmava i biglietti e decorava le pareti delle celle. (San Tommaso d'Aquino)
Ed è proprio il TAU Giallo che marca il percorso del Pepita Group da Sansepolcro ad Assisi sulle tracce della vita e della spiritualità di San Francesco, attraverso eremi, pievi, castelli e piccoli borghi.
Grazie all'esperienza della guida ambientale Maurizio di Trekkilandia percorriamo insieme facili sentieri nel cuore verde d'Italia, l'Umbria, acquistando di passo in passo una sempre maggiore simbiosi con la sua natura rigogliosa e ribelle.
Un tipo di viaggio diverso, che grazie al ritmo lento del camminare ci permette di discorrere piacevolmente l'un con l'altro e meglio ammirare le semplici bellezze che ci circondano: prati tempestati di primule e viole, filari di alberi e cipressi, facciate e absidi di piccole chiese ormai in disuso da secoli, castelli arroccati e piccoli paesi di cui scopriamo il profilo strada facendo.
Già da Sansepolcro, nostra prima tappa, i bagagli vengono caricati dal gestore del nostro B&B nel minibus, mentre i partecipanti del gruppo sono portati sulla strada di Monte Casale. Equipaggiati solo di un leggero zainetto e bastoncini da trekking, visitiamo questo splendido eremo iniziando la nostra immersione nel mondo di natura e spiritualità di Francesco. La cordialità della famiglia ospitante ci accoglie all'arrivo con una cena conviaviale e genuina e ci fa dimenticare qualsiasi traccia di fatica. Ci si abitua facilmente al ritmo naturale e biologico del nostro corpo, la fretta e lo stress della vita quotidiana sono lontani e ripartire insieme a piedi il giorno successivo, dopo una bella colazione, è davvero una gioia.
L'Antica Canonica di Città di Castello (il nostro B&B) ci aspetta ospitandoci in splendide camere o meglio nelle ex celle di monaci con tanto di finestrella per il cibo e vista panoramica sulla torre campanaria rotonda della cattedrale: seppur un po' affaticati come non fare un giro per ammirare sia l'interno della chiesa che i bei palazzi del centro.
Il ritorno in città comunque non ci distoglie dalla tranquillità di questa nostra immersione nella natura e i due giorni successivi li passiamo camminando attraverso campi coltivati, boschi, ampi prati, piccolissimi borghi quali Candeggio, Pieve dei Saddi e Pietralunga.
I nostri pic-nic e le cene le condiviamo con le famiglie che vivono in queste località appartate, facendoci partecipi delle difficoltà del vivere con agricoltura e pastorizia, ma nel contempo sono felici della loro scelta: gustiamo con loro i prodotti genuini della terra e il modo semplice e informale dello stare a tavola insieme.
La quarta tappa ci porta, verso la fine della giornata, a Gubbio che si staglia all'orizzonte con le torri e le facciate bianche dei suoi palazzi: in Piazza Grande e sulla scalinata di palazzo dei Consoli, al tramontare del sole si apre una vista sulla parte bassa della città e sulla valle: un panorama che lascia a bocca aperta.
Ormai mancano pochi chilometri ad Assisi e l'entusiamo si fa sempre maggiore anche perché, nel percorso verso la prossima tappa, Valfabbrica, troviamo tanti altri pellegrini, gli stessi che si fermeranno a dormire da Anna Rita, all'Ostello Francescano. Il paesino è piccolo ma lei ha già preparato ottime bruschette di pane integrale con aglio e olio nuovo, pomodoro e crema di olive; la grande fratina in legno è già apparecchiata, ci accoglierà tutti, una quindicina circa tra i quali anche due camminatori solitari, un tedesco e un olandese. Ognuno a tavola condivide le sue esperienze e e le proprie motivazioni di viaggio, poi l'appuntamento sarà domani alla Basilica di San Francesco.
L'ultimo giorno, contrariamente alle previsioni meteo, ci saluta con un bel sole splendente che già dopo pochi chilometri ci permette di ammirare il profilo della Rocca di Assisi e poco dopo, finalmente, l'agognata Basilica.
Si entra in città da via Ponte dei Galli costeggiando il cosiddetto bosco di San Francesco, un ultimo sforzo, la salita fino a Porta San Giacomo e quindi siamo già sul prato verde di fronte alla bianca facciata della Chiesa superiore. Le pareti affrescate dai grandi maestri del gotico quali Cimabue, Simone Martini e Giotto ci sembrano ancora più pregnanti di significato ora che abbiamo percorso a piedi alcuni dei luoghi immutati che le hanno ispirate.
Dopo aver salutato i nostri compagni di cammino all'uffico del pellegrino, ci dirigiamo verso la stazione, è già l'ora di tornare a casa e al tran tran quotidiano, ma certo conserveremo il ricordo di un modo diverso e affascinante di vivere il ritmo delle nostre giornate.
Claudia Vignoli,
Marzo 2017
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